Il mondo della cucina ebraica è ricco di tradizioni e ricette che sono intrise di significato religioso e culturale. I dolci kosher occupano un posto speciale durante le festività ebraiche e lo Shabbat, il giorno del riposo settimanale.

Adesso vedremo perciò quali sono le principali festività ebraiche e i dolci tipici di queste occasioni. Inoltre, approfondiremo cosa significa osservare lo Shabbat e quali delizie vengono servite per celebrarlo. Per concludere, illustreremo le ricette di alcuni tipici dolci ebraici: Challah, Kugel dolce e Baklava

Quali sono le principali festività ebraiche?

La religione ebraica è caratterizzata da diverse festività, ognuna con il suo significato spirituale e le sue tradizioni culinarie. Alcune delle festività più importanti sono:

  • Rosh Hashanah: il Capodanno ebraico, un momento di riflessione e speranza per un nuovo anno dolce e prospero.
  • Yom Kippur: il Giorno dell’Espiazione, la festività più sacra dell’ebraismo, caratterizzata dal digiuno e dalla preghiera.
  • Sukkot: la Festa delle Capanne, che celebra la raccolta dei frutti e la protezione divina durante l’esodo dall’Egitto.
  • Hanukkah: la Festa delle Luci, che ricorda il miracolo dell’olio che durò otto giorni nel Tempio di Gerusalemme.
  • Purim: una festa di gioia e celebrazione, in cui si ricorda la storia di Ester e la salvezza del popolo ebraico.
  • Pesach: la Pasqua ebraica, che commemora la liberazione degli ebrei dalla schiavitù in Egitto e l’Esodo.

Che dolci mangiano gli ebrei durante le feste?

Ogni festività ebraica ha dolci specifici che portano con sé simbolismi legati al significato della celebrazione. Vediamo alcuni esempi di dolci consumati durante le principali feste ebraiche:

  • Rosh Hashanah: durante il Capodanno ebraico si consumano dolci come la torta al miele e le mele immerse nel miele, per simboleggiare la speranza di un anno dolce. Anche i dolci a base di melograno sono comuni, poiché rappresentano abbondanza e prosperità.
  • Hanukkah: durante la Festa delle Luci, vengono preparati i sufganiot, ciambelle fritte ripiene di marmellata, che simboleggiano il miracolo dell’olio. Altri dolci fritti includono i latkes (frittelle di patate) accompagnati da una salsa dolce.
  • Purim: gli hamantaschen, o “orecchie di Aman“, sono biscotti a forma triangolare ripieni di marmellata o semi di papavero, che ricordano la storia di Purim e la salvezza del popolo ebraico.
  • Pesach: durante la Pasqua ebraica, non si possono consumare cibi lievitati. Per questo motivo, i dolci tipici includono la torta di mandorle e i macaron al cocco, preparati senza lievito.
  • Sukkot: i dolci a base di frutta sono tradizionali durante Sukkot, poiché questa festività celebra il raccolto. Vengono spesso preparate torte di mele o di fichi.

Che cos’è lo Shabbat?

Lo Shabbat è il giorno di riposo settimanale che si celebra dal tramonto del venerdì fino al tramonto del sabato. Durante questo giorno, gli ebrei ricordano la creazione del mondo, quando, secondo la Torah, Dio si riposò il settimo giorno dopo aver creato l’universo.

Lo Shabbat è un momento dedicato alla spiritualità, al riposo e alla famiglia, caratterizzato da cerimonie e da tre pasti principali, tutti accompagnati da preghiere e benedizioni speciali.

Lo Shabbat è uno degli aspetti più importanti della vita ebraica e viene celebrato con una cena tradizionale il venerdì sera, che inizia con il kiddush (benedizione del vino) e la benedizione della challah, il pane intrecciato.

Cosa si mangia durante lo Shabbat?

Durante lo Shabbat, il cibo è preparato in anticipo, poiché cucinare è proibito durante il giorno del riposo. La cena dello Shabbat è tipicamente un pasto abbondante, che include diversi piatti, tra cui la challah, piatti a base di carne, contorni e, naturalmente, dolci.

Tra i dolci tipici dello Shabbat possiamo annoverare:

  • Challah: la challah è un pane intrecciato leggermente dolce, spesso servito con il miele per iniziare il pasto in dolcezza. Nonostante non sia un vero e proprio dolce, il suo sapore zuccherato lo rende adatto anche per accompagnare la fine del pasto.
  • Kugel dolce: il kugel è un piatto a base di pasta o patate che può essere sia dolce che salato. La versione dolce, preparata con tagliatelle, zucchero, uvetta e spezie, è molto popolare durante lo Shabbat.
  • Torte semplici: torte come la torta al miele o dolci a base di frutta vengono spesso preparate per concludere la cena dello Shabbat.
  • Baklava: durante lo Shabbat, può essere servito anche il baklava, un dolce sfogliato con noci e sciroppo dolce, che aggiunge una nota ricca e fragrante alla fine del pasto.

Cosa è proibito durante lo Shabbat?

Durante lo Shabbat, molte attività sono proibite, in quanto rappresentano un “lavoro“. Tra le attività vietate ci sono:

  • Cucinare: per questo motivo, tutto il cibo viene preparato prima che inizi lo Shabbat. I piatti vengono mantenuti caldi con dispositivi speciali o serviti freddi.
  • Accendere il fuoco: l’accensione di fuochi, compresi fornelli o luci, è proibita. Anche qui, le luci e il riscaldamento sono predisposti in anticipo.
  • Uso di dispositivi elettronici: non è permesso usare telefoni, computer o altri dispositivi elettronici.
  • Lavoro: qualsiasi tipo di lavoro manuale o professionale è vietato durante lo Shabbat.

Dolci kosher: ricette per lo Shabbat

La ricetta dello Challah: il pane intrecciato ebraico

La challah è un pane dolce intrecciato che occupa un posto di rilievo nella tradizione ebraica. Tipicamente consumato durante lo Shabbat, il riposo settimanale che inizia il venerdì sera con la preghiera del kiddush, questo pane non è solo delizioso, ma anche simbolico. Durante lo Shabbat, la challah viene benedetta insieme al vino, celebrando così la sacralità del momento.

Per rispettare la tradizione ebraica, è importante non sostituire l’olio con il burro o aggiungere latte o yogurt nell’impasto, per evitare la miscelazione di derivati del latte con la carne, spesso consumata durante lo Shabbat.

Ingredienti

  • Per il lievitino:
    • 170 g di farina 0
    • 110 ml di acqua tiepida
    • 4 g di lievito di birra secco
  • Per l’impasto:
    • 520 g di farina Manitoba
    • 80 g di zucchero
    • 65 g di olio extravergine d’oliva
    • 40 g di miele
    • 30 ml di acqua tiepida
    • 150 g di uova (circa 3 medie)
    • 3 tuorli
    • 15 g di sale fino
  • Per spennellare:
    • 1 tuorlo
    • Acqua quanto basta

Preparazione

  1. Preparazione del lievitino:
    • In una ciotolina, sciogliere il lievito di birra secco nell’acqua tiepida. Se preferisci, puoi sostituire con 12 g di lievito di birra fresco.
    • In una ciotola più grande, setacciare la farina e aggiungere il lievitino, mescolando fino a incorporare completamente.
  2. Impasto:
    • Lavorare il lievitino in una ciotola con le mani, poi trasferirlo su un piano infarinato e lavorarlo fino a ottenere un impasto morbido e omogeneo.
    • Mettere l’impasto in una ciotolina, coprire con pellicola trasparente e lasciarlo lievitare per circa 30 minuti o fino al raddoppio del volume.
    • Sciogliere il sale nell’acqua tiepida in una ciotola a parte.
    • Nella ciotola di un’impastatrice, aggiungere il lievitino, lo zucchero, il miele e iniziare a impastare con la frusta K.
    • Aggiungere gradualmente la farina setacciata, le uova e i tuorli, continuando a impastare.
    • Incorporare l’olio d’oliva a filo e infine l’acqua salata. Continuare a impastare fino a ottenere un impasto liscio e morbido.
  3. Formazione della challah:
    • Formare una palla con l’impasto e metterlo a lievitare in una ciotola coperta con pellicola trasparente in un forno spento con la luce accesa per almeno 3 ore.
    • Dopo la lievitazione, dividere l’impasto in 5 parti uguali e formare 5 filoncini.
    • Unire un’estremità dei filoncini e intrecciarli alternando i filoncini esterni con quelli interni fino a completare la treccia.
    • Arrotolare leggermente l’estremità della treccia e ripiegarla sotto.
  4. Cottura:
    • Trasferire la challah su una leccarda foderata di carta da forno e lasciarla lievitare ancora per 30-45 minuti.
    • Spennellare la superficie con un tuorlo sbattuto con un po’ d’acqua.
    • Cuocere in forno preriscaldato a 190°C per 30-40 minuti, fino a quando la challah non sarà dorata e profumata.

Kugel dolce: la ricetta tradizionale

Il kugel è un piatto tipico della tradizione ebraica ashkenazita, spesso preparato per festività come Shavuot, la festa della mietitura e delle primizie. Viene inoltre consumato durante lo Shabbat nella sua versione “dolce”. Si tratta di una sorta di sformato di pasta all’uovo, dal sapore dolce e ricco.

Ingredienti (per 6 persone)

  • 200 g di uvetta essiccata
  • 300 g di farina
  • 9 uova
  • 450 g di panna acida
  • 230 g di ricotta
  • 230 g di formaggio fresco spalmabile
  • 200 g di zucchero
  • 60 g di burro fuso
  • Un pizzico di sale
  • Cannella in polvere q.b.
  • Olio di semi di girasole o di arachidi per ungere la teglia

Preparazione

  1. Preparare gli ingredienti:
    • Preriscaldare il forno a 180°C e ungere una teglia da forno (preferibilmente una teglia da lasagna) con un po’ di olio di semi.
    • Mettere l’uvetta in poca acqua tiepida e lasciarla in ammollo per alcuni minuti, poi scolarla e strizzarla bene.
  2. Cuocere la pasta:
    • Preparare la pasta all’uovo (se si desidera farla in casa, seguire una ricetta base per la pasta fresca) e cuocerla in abbondante acqua salata. Scolare la pasta quando è al dente e tenerla da parte.
  3. Preparare la crema:
    • In un frullatore o in una ciotola grande, mescolare le uova, la panna acida, la ricotta, il formaggio fresco spalmabile, lo zucchero, il burro fuso e un pizzico di sale fino a ottenere una crema liscia e omogenea.
    • Aggiungere la crema così ottenuta alla pasta scolata e mescolare bene, in modo che la pasta sia ben condita.
  4. Assemblaggio del kugel:
    • Aggiungere l’uvetta alla pasta condita e mescolare delicatamente per distribuirla in modo uniforme.
    • Trasferire il tutto nella teglia precedentemente unta. Spolverare la superficie del kugel con un po’ di cannella e un cucchiaio di zucchero per formare la crosticina dolce.
  5. Cottura:
    • Infornare la teglia nel forno preriscaldato a 180°C e cuocere per circa 60 minuti, o fino a quando il kugel non sarà ben dorato e sodo al centro.
    • Una volta cotto, sfornare il kugel e lasciarlo raffreddare per almeno 20 minuti prima di servirlo tiepido o a temperatura ambiente.

Baklava: la ricetta tradizionale ebraica

La baklava è un dolce ricco e sfogliato che vanta origini nel Medio Oriente e nei paesi del Mediterraneo orientale. È composto da strati di pasta fillo (una specie di pasta sfoglia più sottile), noccioline tritate aromatiche e un dolce sciroppo che immerge il tutto in un’esplosione di sapore.

Ingredienti

  • Per la base:
    • 225 g di noci tritate
    • 225 g di pistacchi tritati
    • 100 g di mandorle tritate
    • 4 cucchiai di pinoli tritati
    • 6 cucchiai di semi di sesamo
    • 1 cucchiaio di zucchero
    • 1/2 cucchiaino di cannella in polvere
    • 1/2 cucchiaino di noce moscata in polvere
    • 250 g di burro fuso (o margarina per una versione parve e vegana)
    • 23 fogli di pasta fillo
  • Per lo sciroppo:
    • 450 g di zucchero
    • 450 g di acqua
    • 5 cucchiai di miele di acacia
    • 1 cucchiaio di acqua di fiori d’arancio
    • 5 chiodi di garofano

Preparazione

  1. Preparazione della base:
    • In una grande ciotola, mescolare insieme tutte le noci tritate, i pinoli, i semi di sesamo, lo zucchero, la cannella e la noce moscata fino a ottenere un composto omogeneo.
    • Preriscaldare il forno a 160°C e imburrare una teglia da forno.
    • Sovrapporre i fogli di pasta fillo, tagliandoli a misura della teglia.
    • Disporre un foglio di pasta fillo alla base della teglia, spennellandolo bene con il burro fuso, e continuare a sovrapporre altri sette fogli, spennellando ciascuno con il burro.
  2. Assemblaggio:
    • Distribuire circa 150 g del mix di frutta secca sulla superficie della pasta fillo e coprire con altri tre fogli di pasta, spennellando ogni foglio con il burro come fatto precedentemente.
    • Ripetere il processo fino all’esaurimento degli ingredienti, terminando con uno strato di pasta fillo sulla sommità.
  3. Cottura:
    • Spennellare l’ultimo strato di pasta fillo con il burro rimanente e incidere delicatamente la superficie in quadrati di circa 5 cm di lato.
    • Infornare e cuocere per circa un’ora, fino a che la baklava non diventa dorata e croccante.
  4. Preparazione dello sciroppo:
    • Durante la cottura della baklava, preparare lo sciroppo mettendo in un pentolino lo zucchero, l’acqua, il miele di acacia, l’acqua di fiori d’arancio e i chiodi di garofano.
    • Portare a ebollizione a fuoco lento e lasciar bollire fino a ottenere uno sciroppo denso simile al miele.
  5. Finitura:
    • Una volta sfornata la baklava, versare immediatamente lo sciroppo caldo su tutto il dolce, assicurandosi che penetri bene tra gli strati.
    • Lasciar raffreddare completamente prima di servire per permettere al dolce di assorbire lo sciroppo e intensificare i suoi sapori.

05.10.24

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